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2 CHIACCHIERE SUL FELTRO PITTORICO

Cos’è il feltro pittorico? Meglio umido o secco? Pronti per scoprirlo?

2 CHIACCHIERE SUL FELTRO PITTORICO

Dire “feltro pittorico” è l’equivalente di dire “dipingere con la lana” ovvero si lavora con la lana utilizzando le basi ed i principi della pittura. I pennelli che distribuiscono il colore sono gli aghi per agugliare o le mani e i colori sono i vari tipi di lana; la consistenza e la tipologia differente, farà ottenere vari effetti.

Feltro pittorico ad umido o a secco?

Si può ottenere un dipinto di feltro sia lavorando la lana ad umido che a secco. Nel primo caso, il disegno viene realizzato con le mani, su una base di tessuto che possa essere infeltrito, seguendo la tecnica della feltratura ad acqua e sapone. Si ottiene un feltro pittorico dai contorni molto morbidi ed integrati perfettamente nel tessuto. Questa lavorazione è perfetta nel caso di figure geometriche o grosse campiture. Nel caso della lavorazione a secco invece la lana viene stesa e posizionata utilizzando esclusivamente aghi per agugliare e l’effetto che si ottiene è molto più dettagliato perché la lana viene stesa ciuffo ciuffo ed è più governabile. In questo caso è possibile dipingere su qualsiasi tessuto che abbia trama e ordito dove viceversa, sarebbe difficile lavorare ad acqua e sapone, tipo il jeans. Interessantissime sono le combinazione fra le tecniche, è possibile combinare il feltro ad acqua pittorico con il cucito o il ricamo, il feltro ad acqua con quello ad ago dove si possono realizzare anche i bassorilievi.

Feltro pittorico umido o a secco, qual è più facile?

Dipingere con la lana ad umido è senz’altro un po’ più difficile perché richiede più competenze. E’ necessario avere le basi del feltro ad acqua bidimensionale per capire come stendere la lana e prevedere come “attaccherà” al tessuto nel risultato finale.
Dipingere con l’ago invece è più semplice perché il lavoro che si realizza via via non subirà modifiche nelle proporzioni finali e la resa dipenderà unicamente dalla stesura dei colori e dai chiaro scuri. Io consiglio questa tecnica a chi abbia un minimo di manualità con l’ago oppure a chi conosce almeno le basi della pittura.
Esiste una terza tecnica che non è ancora diffusa qui in Italia e prevede la realizzazione di un dipinto a mano libera. Si lavora all’intero progetto stendendo la lana su un supporto, sovrapponendo colori e creando textures attraverso differenti tipologie di fibre. Il lavoro non viene né lavorato con acqua e sapone, né con l’ago bensì viene stirato e messo sotto vetro. Quest’altra tecnica, crea dei lavori molto belli e più delicati dal punto di vista della longevità, che possono essere esclusivamente esposti a parete ma prevede un’ottima conoscenza delle tecniche pittoriche e del disegno a mano libera.

Feltro pittorico ad ago, alcuni suggerimenti

Per poter dipingere qualsiasi soggetto utilizzando lana ed aghi per agugliare io in genere faccio sempre queste 4 cose:

  1. Faccio uno studio approfondito del soggetto che voglio riprodurre per conoscerne tutte le proporzioni e le forme, guardando più immagini possibili e scegliendo sempre quelle che più mi ispirano o sono semplici. Nel caso di foto, osservo attentamente anche luci e ombre e faccio sempre anche degli schizzi di prova per capire la composizione che voglio realizzare.
  2. Una volta scelta l’immagine, la sintetizzo eliminando tutto il superfluo e la scompongo in poche sezioni di colore, individuando anche i punti luce e le ombre.
  3. Scelgo la palette di lana che utilizzerò per riprodurre l’immagine in base allo stile che voglio evocare 
  4. Riporto su un foglio bianco l’immagine sintetizzata in bianco e nero. Questa sarà la base per il disegno su tessuto.

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